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Melatonina 2015-12-21T15:07:58+01:00
L'insonnia

Disturbi del sonno

Melatonina: un naturale aiuto al sonno

Dal 16 maggio 2012 l’Unione Europea, ha permesso alle aziende che vendono melatonina di indicare sulla confezione che “la melatonina aiuta a ridurre gli effetti del jet lag,” e ” a ridurre il tempo necessario per addormentarsi. “(Regolamento (UE) N. 432/2012 della Commissione).

Nella pratica comune la melatonina era già da tempo utilizzata per questo scopo, tuttavia , conoscendo la difficoltà con cui la Commissione Europea di Bruxelles consente tali indicazioni terapeutiche per i prodotti naturali da banco, questa autorizzazione costituisce un forte riconoscimento alla validità dell’azione per la melatonina.

La melatonina è l’ormone naturale che predispone l’organismo al riposo e al sonno. Considerando che dal 25 al 40% della popolazione presenta disturbi del sonno accompagnati da stanchezza cronica durante il giorno, la possibilità della libera vendita della melatonina in tutta l’Unione Europea contribuirà a diminuire l’uso abnorme delle benzodiazepine sostanze che provocano abitudine, tolleranza e fenomeni di intossicazione e che finora sono state praticamente l’unico rimedio usato dalla classe medica per trattare questi disturbi.

Perché la melatonina agisce contro l’insonnia

Ciclo-circadiano-web

Il ciclo circadiano sonno-veglia

La ghiandola pineale, che si trova nel cervello ed è direttamente collegata alle fibre dei nervi ottici, agisce in sintonia con la luce. All’imbrunire, la ghiandola pineale comincia a secernere la melatonina, ormone naturale, che predispone l’organismo al riposo e al sonno. Essa è il grande regolatore del ritmo circadiano e cioè del ciclo sonno/veglia dettato dall’alternarsi della luce e del buio nel corso della giornata. Per questa ragione i non-vedenti hanno spesso difficoltà a dormire. Essa agisce anche più a lungo termine per regolare i cambiamenti necessari all’organismo col cambiare delle stagioni.

La melatonina è presente in tutti gli organismi viventi senza eccezione: animali, piante, alghe, batteri, ecc. Questo permette loro di adattarsi non solo al giorno e alla notte, ma anche al ritmo delle stagioni.
Secondo i ricercatori, la melatonina sarebbe legata alla comparsa della vita sulla terra, ed è una delle molecole più antiche rimaste immutate fin dagli albori dell’umanità.
Tuttavia,innumerevoli fattori presenti nella vita moderna rallentano o bloccano la produzione di melatonina: la luce elettrica che ha istaurato un giorno di 24 ore di luce, l’uso massiccio dei farmaci, le onde elettromagnetiche.
Prendere un po’ di melatonina alla sera prima di dormire può aiutare gli insonni a ritrovare un sonno riparatore e di qualità.. Ma prima di dirvi come prenderla, esaminiamo i fattori che impediscono la regolare secrezione della melatonina perché, conoscendoli e proteggendoci da loro, potremo migliorare la qualità del nostro sonno.
I farmaci

Ad eccezione del tabacco e dell’alcool, è il consumo di farmaci il maggiore responsabile della distruzione delle riserve naturali di melatonina. Si tratta in particolare di ansiolitici e sonniferi molto prescritti da parte dei medici.
In almeno 1 caso su 5 questi farmaci sono usati in maniera continuativa, anche se l’uso oltre il mese è sconsigliato. Inoltre questi farmaci sono sempre più diffusi tra i giovani sotto i 25 anni. La metà delle persone oltre i 75 anni prendono questi farmaci con regolarità, nonostante il rischio che essi danneggino il sistema nervoso e favoriscano la comparsa di malattie come l’Alzheimer.
Sonniferi e ansiolitici non sono purtroppo i soli farmaci che distruggono la melatonina. Vi sono anche aspirina, ibuprofene, beta-bloccanti, calcio-antagonisti, farmaci anti-infiammatori non steroidei, per un totale di oltre 100 sostanze diverse regolarmente consumate da milioni persone nel mondo.
I pazienti che assumono questi farmaci non devono sorprendersi di soffrire d’insonnia.
Anche i campi elettromagnetici fanno diminuire la secrezione di melatonina.
Nei roditori sottoposti all’azione di campi elettromagnetici è stato dimostrato non solo un calo del 50% dei livelli di melatonina ma anche il malfunzionamento della ghiandola pineale, che secerne melatonina.
Tuttavia, se si vive in una città moderna, il nostro corpo è circondato da onde elettromagnetiche di diverse fonti: telefoni cellulari, radio, antenne, elettrodomestici, computers. Il nostro corpo non differenzia tra campi magnetici naturali e artificiali. Questo inquinamento invisibile influenza direttamente la secrezione ed il livello di melatonina, il che potrebbe spiegare perché i disturbi del sonno sono una epidemia in continuo aumento nei paesi industrializzati.
Le preoccupazioni della vita, lo stress, lo stile di vita, il lavoro, ecc. non sarebbero pertanto l’unica spiegazione di questa elevata percentuale di insonni.

Chi può aiutare l’uso di melatonina?

• Chi va a dormire tardi la sera e si sveglia troppo presto;

• Chi si sveglia spesso di notte e tende ad assopirsi durante il giorno;

• Chi ha difficoltà ad addormentarsi.

• Chi ha orari di lavoro disagiati (infermiere, pilota, ecc.)

Se si assume regolarmente melatonina, la secrezione naturale dell’ormone da parte della ghiandola pineale non subisce alterazioni né a breve, né a medio né a lungo termine. Questo significa che non c’è assuefazione.
Un vantaggio fondamentale della melatonina è che essa non pregiudica la memoria né le funzioni cognitive a differenza dei farmaci ipnotici ed ansiolitici.
La melatonina è una sostanza estremamente efficace per le persone di oltre 45 anni che soffrono di risvegli multipli e di sonno di cattiva qualità.
Differenza di fuso orario (jet-lag)
Diversi studi dimostrano che la melatonina riduce significativamente i sintomi causati dal jet lag. Essa permette non solo di addormentarsi più velocemente, una volta superati i fusi orari, ma favorisce un più rapido adeguamento dei propri ritmi biologici all’ora locale. La melatonina è il rimedio più utilizzato dai piloti e assistenti di volo poiché, regolando l’orologio interno, riduce della metà il numero di giorni di sofferenza causati dal jet-lag.

Quanta prenderne?

Studi recenti hanno dimostrato che se si soffre di disturbi del sonno di tipo moderato, la dose quotidiana di melatonina è di 1 mg/giorno mezz’ora prima di coricarsi. Questa dose può essere presa senza interromperla mai, visto che viene a sostituire quella che il nostro organismo non è in grado di produrre autonomamente, a causa delle condizioni di vita precedentemente descritte.

Tossicità

La melatonina è considerata dalle autorità come un prodotto molto sicuro. Il Regolamento (UE) N. 432/2012 della Commissione Europea tiene conto anche di questo aspetto.
Mai prendere la melatonina senza controllo medico nei casi di cancro o epilessia. Se si desidera assumere melatonina durante un trattamento di chemioterapia, farlo solo dopo aver consultato il medico.
Dove comperarla e che tipo di melatonina comperare?

MelatoninaLa melatonina, di libera vendita oggi in Europa, si può trovare in farmacia. E’ preferibile usare la melatonina formulata da sola perché quella combinata con altre sostanze, spesso aggiunte, ai fini puramente commerciali e proposte da siti di commercio on-line di prodotti salutistici, non sempre risulta più efficace anche perché il meccanismo d’azione della melatonina è assolutamente specifico, di conseguenza la melatonina associata potrebbe risultare meno efficace o del tutto inefficace.