IL LABORATORIO DELLA FARMACIA
I prodotti preparati dal farmacista: molta ricerca, poca pubblicità e la vostra fiducia
Il farmacista è il custode di una professione antica, quella della preparazione delle medicine nel proprio laboratorio. Nel Medioevo era chiamato speziale.
Nel laboratorio della Farmacia Graziani, vengono sviluppati numerosi prodotti (notificati dal Ministero della Salute), come la Cartilagine di squalo, il Picnovenum OPC95 a base di estratto di corteccia di pino silvestre, l’Argento colloidale, l’Artiglio del diavolo con Boswellia serrata, un antidolorifico naturale, le Tisane e numerose altre formulazioni.
Il Magistrale
La preparazione dei medicinali in farmacia è riservata in via esclusiva al farmacista. Le preparazioni estemporanee rappresentano infatti l’unica possibilità terapeutica quando, per svariati motivi, l’industria farmaceutica non è in grado di soddisfare un particolare bisogno.
Il medico deve ricorrere necessariamente a un medicinale allestito in farmacia quando:
• il dosaggio deve essere variato nel tempo o stabilito ad hoc per ogni paziente; è evidente che il farmaco industriale, che può essere commercializzato in pochi dosaggi, non può soddisfare appieno l’esigenza terapeutica del singolo soggetto. La necessità della personalizzazione nasce dunque da motivi inerenti il principio attivo (bisogno di dosaggi scalari come nel caso degli oppiacei nella terapia del dolore) oppure connessi al paziente (età, peso corporeo, tolleranza individuale, particolari condizioni patologiche e altro);
• è necessario impiegare sacche nutrizionali personalizzate, per pazienti non in grado di alimentarsi per via naturale, oppure miscele antiblastiche;
• si è in presenza di una patologia che richiede un medicinale orfano;
• bisogna ridurre il numero e la frequenza di somministrazioni, per aumentare la compliance di pazienti con patologie concomitanti, quando dati scientifici o normativi non vietino o sconsiglino l’associazione di più principi attivi nella stessa forma farmaceutica;
• si vuole variare la forma farmaceutica rispetto a quella del prodotto industriale, ad esempio, lo sciroppo di morfina trasformato in gel per pazienti che non sono in grado di deglutire;
• il paziente è allergico o intollerante a un particolare eccipiente;
• l’instabilità chimica o fisica di un principio attivo non consente la realizzazione industriale, a causa dei tempi di latenza legati alla commercializzazione. Al contrario del medicinale allestito in farmacia – che è estemporaneo – e viene dunque utilizzato subito dopo la preparazione.