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Le scoperte mediche più significative per la nostra salute

Newsletter n. 5/2017

Gentile Lettore

Le scoperte mediche più significative per la salute

Agli inizi del terzo millennio ci sembra che alcune cose, come  ad esempio l'elettricità. esistano da tempo immemorabile. In realtà risalgono a pochissime generazioni prima di noi. Solo cento anni fa in Italia la gran parte delle campagne era al buio. Anche nel campo della salute molte scoperte che diamo per scontate risalgono a poche generazioni prima di noi ma sono state talmente importanti da aver contribuito al miglioramento della qualità della vita e al suo allungamento. Nella  prima metà del secolo scorso i centenari in Italia si contavano sulle dita mentre oggi sono migliaia. Ecco qui di seguito alcune scoperte che hanno contribuito a questo risultato.

dott. Gabriele Graziani
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La vaccinazione
(etimologia: della vacca)

Edoardo Jenner, ricercatore e medico inglese fece l’osservazione (1798) che i bambini che vivevano nelle fattorie in prossimità di vacche infette da una malattia molto simile al vaiolo, non si ammalavano di vaiolo. 

Egli iniettò ad un bambino che non era mai stato a contatto con la malattia una soluzione che aveva estratto dalle vescicole che si trovavano sotto la pelle di bovine malate: il bambino non fu colpito dal vaiolo. Un secolo dopo Louis Pasteur (1881) continuò il lavoro di Jenner e dal suo lavoro ebbero origine i primi vaccini: la terapia vaccinica era nata!

L’anestesia

Senza anestesia la maggior parte delle operazioni non sarebbe possibile perché l’operazione espone il corpo a dolori troppo intensi con la conseguenza di reazioni incontrollabili.

Un dentista di nome Gardner Quincy Colton (1864) ha dato pubblica dimostrazione che il monossido di diazoto (N2O), conosciuto anche come “gas esilarante” o protossido di azoto impediva al paziente di percepire dolore.

Da allora l’anestesia ha fatto progressi giganteschi e si pratica per via endovenosa o inalatoria. Essa permette di realizzare interventi pesanti senza che il paziente possa né sentire dolore né ricordare l’atto dell’operazione chirurgica. Essa è diventata talmente selettiva da poter anestetizzare solo singole parti del corpo (es. una sola gamba) lasciando il paziente sveglio e cosciente.

L’aspirina

L’aspirina (acido acetilsalicilico) è stata sintetizzata nei laboratori della Bayer dal chimico  ebreo tedesco, Arthur Eichengruen (1897). Oggi l’aspirina entra nella composizione di numerosi farmaci antidolorifici, antipiretici (contro la febbre) ed antiinfiammatori. Essa deriva dalla corteccia del salice (da cui il nome salicilico), le cui proprietà erano conosciute fin dal Medioevo.

Grazie ai progressi della chimica e della ricerca medica l’aspirina si è rivelata efficace in numerose condizioni tra le quali la trombosi dovuta all’aggregazione delle piastrine. Questa è conosciuta in Italia col nome di Cardioaspirina

Gli antibiotici

Gli antibiotici sono sostanze naturali o sintetiche che bloccano la crescita dei batteri o li distruggono. Il primo antibiotico identificato è stato la penicillina scoperta da Alexander Fleming nel 1928, in maniera abbastanza fortuita. L’importanza della scoperta fu evidente quando, durante la seconda guerra mondiale, gli Stati Uniti cominciarono a produrre industrialmente la penicillina e a renderla disponibile sui campi di battaglia, contribuendo a salvare migliaia di vite umane. A seguito di quest’uso sia Fleming che i ricercatori Florey e Chain ricevettero il premio Nobel. 

Il trapianto d’organo

Il primo trapianto di organo risale al 1952. Una madre insistette perché uno dei suoi reni fosse donato a suo figlio. L’operazione ebbe successo ma il rene, dopo qualche mese, fu rigettato e il paziente trapiantato morì. Quest’operazione permise di capire i meccanismi del rigetto e di trovare soluzioni adeguate. Così, due anni più tardi fu effettuato un altro trapianto di rene senza rigetto. Il trapianto aveva funzionato ed aprì la strada al più famoso dei trapianti, quello di cuore effettuato dal chirurgo sudafricano Barnard nel 1967.

La trasfusione di sangue

Le prime trasfusioni di sangue risalgono al 1820.

James Blundell, medico eminente, tentò molte trasfusioni ma alcuni pazienti morirono e altri no, senza capire il motivo. Fu necessario aspettare la scoperta dei gruppi sanguigni da parte di Karl Landsteiner nel 1900, per capire la compatibilità del fattore Rh tra gruppi sanguigni.

 

 
Melatonina

La radiografia

Il fisico Wilhelm Roentgen ricevette il premio Nobel per la scoperta dei raggi X, raggi elettromagnetici emessi ad alta frequenza.

Nel 1897 il pediatra e clinico Antoine Béclère creò il primo laboratorio ospedaliero di radiologia.

Oggi la tecnica radiografica, applicata all’informatica, è uno degli strumenti indispensabili per diagnosticare le malattie  e per operare i traumatismi o effettuare impianti di protesi ortopediche (ginocchio, anca, denti ecc.).
PICNOX

Il DNA

Nel 1953 gli scienziati Watson e Crick ricevettero il premio Nobel per la scoperta della struttura a doppia elica del DNA, scoperta che ha permesso di iniziare le ricerche sulla genetica, scienza che ha contribuito agli enormi progressi nella conoscenza e terapia di numerose malattie dette appunto “genetiche” perché trasmesse tramite i “geni” (DNA) di cui sono costituiti i nostri cromosomi.

La triterapia
(protocollo farmacologico altamente efficace, basato su tre inibitori virali) 

Il virus dell’AIDS è stato identificato per la prima volta nel 1983 da parte del gruppo del Professor Jean Claude Chermann dell’Istituto Pasteur.

I primi trattamenti della malattia non ebbero molto successo, ma nel 1996 fece per la prima volta la sua comparsa la triterapia.
Essa consiste in tre diversi tipi di trattamento per attaccare il virus.
Finora la triterapia si è rivelata il modo migliore per attaccare il virus e quello che funziona meglio per combattere l’AIDS, che è ben  lontano dall’essere sconfitto in quanto non esiste ancora un vaccino per combatterlo.
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