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Newsletter n. 2/2016Gentile Lettore
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Ipertensione malattia silenziosa
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L'ipertensione arteriosa è una malattia silenziosa che può sembrare di scarsa rilevanza mentre in realtà colpisce tra il 30 e il 40% degli adulti e uccide più di 7 milioni di persone ogni anno in tutto il mondo.
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Ecco le regole per ridurne il rischio.L'ipertensione é una malattia silenziosa che, secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale Sanità) sarebbe responsabile di più di sette milioni di morti all’anno, quasi il 13% delle cause di morte nel mondo. Con l’aumento della pressione del sangue aumenta notevolmente il rischio di incidenti cardiovascolari come l’emorragia cerebrale e la malattia coronarica.
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Per ogni aumento di 10 mmHg della pressione sistolica (massima) o di 5 mmHg della pressione diastolica (minima) il rischio medio di mortalità per incidenti cerebrovascolari aumenta del 40% e il rischio medio di mortalità cardiaca del 30%. C’è da pensarci! I valori della pressione sanguigna in una persona adulta dovrebbero essere non superiori a 120/80 mmHg (massima su minima). Questi valori registrano il momento in cui il cuore si contrae per “spingere” il sangue in tutto il corpo e si rilascia per farlo tornare “aspirandolo”.Nel mondo, quasi il 40% delle persone oltre i 25 anni ha la pressione alta: una vera e propria epidemia che nessuno sembra in grado di fermare! . Si stima che nel 2025, il numero di persone affette da ipertensione raggiungerà la cifra di 1,56 miliardi. L'ipertensione arteriosa è una malattia temuta perché, nella stragrande maggioranza dei casi, non si accompagna ad alcun sintomo. Essa è insidiosamente latente per molti anni durante i quali i vasi sanguigni si indeboliscono e diventano più fragili senza che la persona se ne accorga. Uno studio canadese pubblicato nel settembre del 2013, condotto su 150.000 adulti da 35 a 70 anni in 17 paesi, ha rivelato che solo il 46% delle persone ipertese erano a conoscenza di esserlo. Per evitare complicazioni, è meglio essere coscienti del problema ed adottare alcune misure costituite da poche e semplici regole.
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Prima regola: controllo della pressione La prima regola è quella del controllo regolare della pressione in modo da prendere immediatamente le misure adeguate se essa si innalza. Per questo è necessario tenere una sorta di “diario” della pressione in modo da fornire al medico dei dati sicuri perché una sola o poche saltuarie misurazioni della pressione non sono indicative della situazione reale. Si stima che: - il 10-15% degli adulti presenta una pressione sanguigna normale davanti al medico, ma alta per il resto del tempo. Questa ipertensione mascherata è difficile da rilevare; -il 10-20% degli adulti presenta una pressione troppo alta davanti al medico mentre per il resto del tempo la pressione è normale: si tratta di "ipertensione da camice bianco".
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Seconda regola: controllo della salute Dopo i 35 anni, sarebbe utile chiedere al medico un controllo annuale della propria salute valutando in particolare con precisione la pressione sanguigna
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Terza regola: controllo della dieta Per evitare l’aumento incontrollato della pressione sanguigna è opportuno ridurre la quantità di sale e fare attenzione ai cibi che ne contengono in abbondanza (insaccati, carni e alimenti conservati sotto sale, patatine fritte, salatini, snacks industriali ecc.) Spesso è difficile, anche leggendo l’etichetta, distinguere le quantità di sale presenti in questi cibi. Anche per ridurre una pressione sanguigna già elevata è opportuno seguire la regola di prestare attenzione alla dieta mangiando sempre sano e poco salato. Ecco alcuni suggerimenti: - Limitare i pasti preconfezionati e cibi industriali, crackers, patatine e altri snack. - Ridurre l'assunzione di carni, formaggi e pane, e cibi che contengono sale "nascosto" - Evitare di bere acqua minerale ricca di sodio - Evitare di salare il cibo a tavola: questo può essere difficile in un primo momento perché il corpo impiega circa due mesi di tempo per abituarsi a "mangiare meno salato”. Il sale può essere ben sostituito da spezie che danno altrettanto gusto facendoci sentire meno frustrati a causa di questa limitazione. Preferire olii vegetali, limitare i grassi saturi; fare il pieno di fibre, frutta e verdura, legumi, pesce e carni senza grassi. In generale, per mantenere in buona salute il nostro sistema cardiovascolare, bisogna mangiare sano ed equilibrato. Il consiglio può sembrare banale ma funziona!
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Quarta regola: controllo del peso Mangiare meglio permette un miglior controllo del proprio peso forma ed un peso equilibrato è segno di buona salute. I vecchi medici di famiglia lo dicevano spesso ai loro pazienti: “Peso costante, salute ottima!” Il sovrappeso è un fattore di rischio cardiovascolare, e di rischio di aumento incontrollato della pressione sanguigna. Più è elevata la massa corporea, più tempo ci mette il sangue per ossigenarla tutta. Di conseguenza il cuore è sempre sotto sforzo. Idealmente, l’indice di massa corporea (BMI) dovrebbe rimanere compreso tra 18,5 e 25, e la circonferenza addominale dovrebbe rimanere inferiore a 102 cm per gli uomini e a 88 cm per le donne.
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Quinta regola: attività fisica regolare L’attività fisica regolare aiuta sia ad abbassare la pressione sanguigna che a mantenerla regolare. In generale, è consigliabile eseguire 30-60 minuti di attività fisica di moderata intensità 4-7 volte la settimana, in aggiunta all’attività quotidiana. Le attività consigliate sono: - passeggiate - jogging - escursioni in bicicletta - nuoto La pratica dello sport ha anche il merito di favorire il rilassamento e ridurre la tensione. Infatti, anche se lo stress non è di per sè causa di ipertensione, può aumentare la pressione sanguigna. E 'quindi consigliabile, per le persone stressate o ansiose, imparare a gestire le proprie emozioni attraverso varie tecniche di rilassamento o con terapie cognitive e comportamentali mirate, come ad es. la meditazione.
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Sesta regola: controllo dell’alcool e del fumo L’alcool va assunto con moderazione mentre il fumo è proibito. Il consumo eccessivo di alcool provoca un aumento della pressione sanguigna, mediante diversi meccanismi tra cui un'azione diretta dell'alcol sui muscoli dei vasi sanguigni, che diventano "resistenti". In termini di quantità, per prevenire l’ipertensione, è importante evitare i superalcolici e limitare il consumo di vino a due bicchieri al giorno senza superare 14 bicchieri alla settimana per gli uomini e 9 bicchieri per le donne. Il tabacco ha un effetto immediato sull’ aumento della pressione arteriosa in quanto provoca una perdita di elasticità delle arterie che rimangono rigide e di calibro più piccolo. Il fumo di una sola sigaretta provoca un aumento della pressione sanguigna per 20 - 40 minuti e ciò provoca un’immediata riduzione dell’afflusso di sangue ad organi vitali come il cuore ed il cervello. I fumatori (soprattutto coloro che superano le 15 sigarette al giorno) sono i più soggetti a sviluppare ipertensione. Per costoro anche il trattamento successivo con i farmaci risulta difficoltoso. Tralasciando altri pericoli attribuibili al fumo (tumore al polmone) è opportuno che il fumatore decida di smettere cogliendo qualunque occasione (nascita di un figlio, presenza di malati in casa, divieti di fumare sempre più diffusi ecc.). E’ documentato che chi smette di fumare prima dei 45 anni, dopo cinque anni di cessazione dal fumo, ha recuperato oltre il 90% della sua funzionalità respiratoria e cardiovascolare ed ha ridotto quasi a zero la possibilità della comparsa di un tumore al polmone a causa del fumo. 2013 Canadian Hypertension Education Program: Raccomandazioni per la misurazione della pressione arteriosa, diagnosi, valutazione del rischio, prevenzione e trattamento dell'ipertensione.
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