News Letter n. 10/2014

Che cosa è l'automedicazione?

L'automedicazione o autoprescrizione, vale a dire la tendenza a curarsi da soli, sta diventando sempre più popolare nei paesi occidentali. Circa l' 85% della popolazione ricorre ai farmaci non soggetti a prescrizione contro meno del 79% nel 2000, secondo uno studio dell’Agenzia Francese del farmaco AFIPA. Questa pratica viene favorita dalla maggiore facilità nell'ottenere i farmaci e dalla difficoltà di accedere al medico di fiducia per la prescrizione.
Quasi sempre il disturbo viene considerato minore e non tale da richiedere l’intervento del medico. Questo è il principio dell’auto-medicazione: acquistare senza ricetta farmaci per disturbi minori come raffreddori, mal di testa o disturbi digestivi passeggeri. In questo modo, si alleviano i sintomi senza aspettare il consulto medico.

Quali rischi si possono correre?

Purtroppo, quando non si è "responsabili" nella pratica dell’automedicazione questa può rivelarsi una fonte di pericolo, per esempio, quando si acquista su internet da siti puramente commerciali non qualificati invece che da una farmacia presente nel territorio e dal suo sito internet o quando si riutilizzano farmaci precedentemente prescritti senza l’ulteriore avallo di un medico.
Nell' armadietto casalingo vi sono medicine, precedentemente prescritte dal medico, che contengono principi attivi validi per diversi trattamenti . La tentazione di servirsene è forte per curare sintomi noti, ma non banali, utilizzando ansiolitici, antibiotici o anti-infiammatori. Questa è una pratica negativa e un abuso frequente che deve essere assolutamente scoraggiato.

Che cosa è un farmaco di automedicazione?

Quando i sintomi fanno ritenere utile l’automedicazione, è necessario utilizzare i farmaci appropriati. Essi non dovrebbero presentare nessun pericolo diretto o indiretto, anche se usati senza controllo medico, a condizione che le dosi terapeutiche raccomandate siano osservate. Questo è il motivo per cui hanno ricevuto l'autorizzazione dell'Agenzia nazionale per la sicurezza dei prodotti sanitari (in Italia AIFA – Agenzia Italiana del Farmaco).
Pertanto, qualsiasi farmaco utilizzato per l'auto-medicazione deve avere le seguenti caratteristiche:

Contenere un principio attivo (p.a.) adatto all'auto-medicazione con elevato rapporto beneficio/rischio.
Fornire informazioni, nelle sue note, che permettano al paziente di giudicare l'adeguatezza del farmaco e di capire facilmente come usarlo.

Per queste ragioni i farmaci per automedicazione possono essere utilizzati senza l'intervento di un medico e sono disponibili senza prescrizione medica.

Quali precauzioni devo prendere?

Ricorrendo all’ automedicazione è opportuno seguire i seguenti consigli:

Rispettare scrupolosamente dosaggio e modalità d’uso (es.: prima o dopo i pasti) consultando il foglietto istruzioni sempre allegato al farmaco.
Prestare attenzione alla data di scadenza se il farmaco proviene dall’armadietto di famiglia.
L'automedicazione è fortemente sconsigliata per le donne incinte o in allattamento, persone con malattie croniche, neonati e bambini.
Il farmaco va utilizzato per un breve periodo: il trattamento non deve superare i 5 giorni, salvo eccezioni particolari (ad esempio per smettere di fumare).
In ogni caso, si deve consultare il medico il più presto possibile in caso di sintomi persistenti o in peggioramento.
E' sempre bene chiedere consiglio al farmacista per chiarire se altri trattamenti in corso possono comportare interazioni tra farmaci.
Nota generale: l'alcol può sia potenziare che inibire l’effetto di molti farmaci: è meglio astenersi dal farne uso!
Non riutilizzare mai farmaci di prescrizioni precedenti.
Il paziente dovrebbe imparare a riconoscere il principio attivo piuttosto che il nome commerciale del farmaco: ad esempio
farmaci antidolorifici si contano a decine e sono tra i più pubblicizzati con svariati nomi commerciali che inducono a credere che siano diversi fra loro anche quando ciò non è vero. La gran parte di questi contengono IBUPROFENE come principio attivo ma i nomi commerciali sono ad esempio: MOMENT e MOMENT ACT della Angelini, ANTALGIL della Johnson & Johnson, BUSCOFEN della Boehringer Ing., NUROFEN della Reckitt Benckiser, CIBALGINA DUE della Novartis, altri…..
per gli antipiretici il cui principio attivo è il PARACETAMOLO citiamo la TACHIPIRINA della Angelini, EFFERALGAN della Bristol Myers, la SANIPIRINA della Bayer, ed altri…
per gli antiinfiammatori locali il cui principio attivo è il FLURBIPROFENE citiamo: FROBEN della Abbot, BOROCILLINA della Alfa Wasserman, TANTUM VERDE GOLA della Angelini, ed altri….

I principali farmaci di automedicazione vengono usati nelle seguenti affezioni:

Allergie, febbre da fieno: Antistaminici p.a. cetirizina ed altri
Antiacidi e gastroprotettori: p.a. idrossido di magnesio e idrossido di alluminio (es Maalox ), magaldrato, omeprazolo
Stitichezza o Stipsi: Lassativi p.a: sodio picosolfato (es Guttalax), bisacodile (es. Dulcolax)

Diarrea: Antidiarroici p.a. loperamide (es. Imodium)
N:B: Se la diarrea non si interrompe dopo 2 giorni di trattamento con farmaci di automedicazione va consultato il medico!
Gambe pesanti: venotonici p.a. escina , rutina o altri p.a. naturali
Antidolorifici, mal di testa, dolori mestruali, dolori articolari: acido acetilsalicilico (es.aspirina), paracetamolo, ibuprofene

Sono numerosissimi i farmaci di automedicazione disponibili; quello a cui il pubblico si deve abituare è leggere il contenuto descritto sulla scatola, individuare il principio attivo e ricordare che:

a parità di principio attivo e di dosaggio l’efficacia è la stessa.

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