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Cancro. Più ne sai meglio sarà per te. Maggiori fattori di rischio

Newsletter n. 11/2017

Gentile Lettore

Le cause dei tumori non sono sempre conosciute: certi comportamenti, abitudini o fattori ambientali , di cui spesso non si tiene conto, aumentano il rischio di essere colpiti dal cancro.
Una donna ogni 3 e un uomo ogni 2 hanno la probabilità di sviluppare un qualunque tumore nel corso della propria vita. 

dott. Gabriele Graziani

Fonte: I numeri del cancro in Italia 2016, Associazione Italiana di Oncologia Medica A.I.O.M. Milano - Edizione 2016 a cura de Il Pensiero Scientifico Editore - Roma

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Il fumo di sigaretta

 Nella maggior parte dei paesi sviluppati, il fumo è responsabile di quasi un terzo di tutte le morti causate dal cancro e l'OMS ha identificato nel fumo di sigaretta la principale causa di morte evitabile in tutto il mondo.
Secondo  l’American Cancer Society, il consumo di tabacco è responsabile ogni anno nei Paesi industrializzati di circa il 30% di tutte le morti.
In Italia questa stima corrisponde a più di 180.000 morti annue evitabili, decessi in larga parte dovuti a malattie cardiovascolari, tumori e malattie dell’apparato respiratorio.
Negli anni 2008-2012 si è constatato che in Italia, il cancro al polmone ha avuto il più alto indice di mortalità. Si classifica al primo posto tra gli uomini con il 26% di morti e al terzo tra le donne con il 11% dopo il tumore alle mammelle (17%) e quello al colon-retto (12%).
Il numero di morti per cancro al polmone è in diminuzione tra gli uomini, ma è ancora in aumento tra le donne che fumano sempre di più. Il tabacco è infatti la causa principale del cancro ai polmoni perché più di 85% di tumori al polmone è imputabile al tabacco.
Il tabacco, inoltre, è tra i responsabili dei tumori della laringe, della cavità orale, della faringe, dell'esofago, del pancreas, del rene e della vescica.

 

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L’inquinamento

L'esposizione cronica all'inquinamento atmosferico contribuisce in modo significativo al rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e respiratorie, nonché i tumori. Si stima che l'inquinamento dell'aria, dell'acqua e del suolo sarebbe responsabile fino al 4% di tutti i tumori.
Secondo uno studio giapponese, pubblicato nel 2016, le particelle fini aumentano del 36% il rischio di sviluppare il cancro ai polmoni negli uomini e dell'80% il rischio di sviluppare il cancro al seno nelle donne.
Anche se politiche attuate dai paesi sviluppati con un più severo controllo dell’amianto, col divieto di fumo nei luoghi pubblici, con la eliminazione dei carcinogeni nei luoghi di lavoro, col controllo degli scarichi industriali e delle emissioni provocate dal traffico automobilistico, hanno potuto in parte contenere il rischio tumorale, le particelle sottili sono tuttora un pericolo crescente.
Nei paesi in via di sviluppo il pericolo è più grave ancora a causa dell'uso poco controllato del carbone, del legno e delle biomasse per la produzione di energia elettrica e per il riscaldamento.

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Le infezioni da virus e batteri

La quota di tumori attribuibili ai vari fattori di rischio è così ripartita: tabacco 33%, sovrappeso-obesità 20%, infezioni 8%, dieta 5%, fattori occupazionali 5%, inattività fisica 5%, abuso di alcool 3% e per finire inquinamento ambientale e radiazioni incidono rispettivamente per il 2%.
Le infezioni sono quindi terze in ordine di importanza nello sviluppo di tumori. Ad esempio, il papilloma virus è responsabile del cancro del collo dell'utero, i virus dell'epatite B e C del cancro al fegato, il batterio Helicobacterpylori del cancro allo stomaco. Infine circa il 30-40% dei pazienti con infezione da HIV è suscettibile di sviluppare tumori spesso maligni.

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 Il sole

Non si ripeterà mai abbastanza che il sole è un amico da frequentare con moderazione!
Le radiazioni ultraviolette (UV) a dose elevata e a lungo termine possono causare il cancro della pelle, soprattutto nelle popolazioni di pelle chiara. Il numero di nuovi casi di carcinoma cutaneo è infatti triplicato tra il 1980 e il 2012.
Ciò può essere spiegato con i cambiamenti , nel corso degli ultimi 40 anni, delle abitudini di esporsi alle radiazioni solari o alle lampade solari UV.
L'AIRC (Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro) ha stimato che almeno l'85% dei melanomi siano causati da una non corretta esposizione ai raggi solari. 

La predisposizione genetica

Ci sono geni di sensibilità al cancro che vengono trasmessi da una generazione all'altra.
Questo può essere il caso dei tumori al seno, ovarici  e del colon.
Le predisposizioni al cancro ereditario rappresentano fino al 4% di tutti i tumori.
Ad esempio, le persone colpite da mutazioni ereditarie del gene BRCA1 hanno un rischio superiore al 70% di sviluppare il cancro al seno o ovarico durante la loro vita. Ecco quindi l'importanza della sua identificazione, che consente applicazione di misure preventive.
I fattori ambientali, tuttavia, possono cambiare il rischio di cancro di individui portatori di sindromi del cancro ereditario.

Le esposizioni  alle radiazioni

L'esposizione alla radiazione comporta rischi per le popolazioni.
Le radiazioni ionizzanti, proveniente da un gas radioattivo, il radon, vengono emesse naturalmente dalla crosta terrestre oppure vengono prodotte artificialmente dalla radiologia medica e dai rifiuti nucleari. Le opinioni divergono riguardo gli effetti provocati da basse dosi di radiazioni; è tuttavia accertato che a dosi elevate le radiazioni causano leucemia, cancro al polmone e alle ossa.
Le radiazioni ionizzanti sono state ampiamente studiate su centinaia di migliaia di persone esposte, comprese quelle sopravvissute ai bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki, pazienti irradiati a scopo terapeutico, popolazioni esposte sul posto di lavoro nonché persone colpite accidentalmente.
Questi dati, integrati dai risultati di esperimenti effettuati su vasta scala sugli animali, hanno dimostrato un aumento del rischio di leucemia (di 5 volte), di cancro al seno, di cancro alla tiroide, e di un certo numero di altri tumori maligni.

 

L'alcool

Un forte consumo di alcool può produrre cancro della cavità orale, della faringe, della laringe, dell'esofago e del fegato. Può anche aumentare il rischio di cancro del colon-retto e del cancro al seno.
Ma ad oggi, nessun livello di alcool, anche di scarsa entità, è considerato sicuro per quanto riguarda il rischio di cancro.
Si stima che il consumo di alcol è responsabile del 2-3% di tutti i tumori a livello mondiale, ma questa cifra è probabilmente sottovalutata.
È anche noto che il rischio di cancro della laringe, della faringe, della cavità orale e dell'esofago aumenta quando al consumo di alcol si aggiunge anche il fumo.

 

I farmaci

Alcuni farmaci somministrati a dosi elevate o per periodi prolungati possono avere un effetto collaterale cancerogeno per l’uomo.
Ad esempio, alcuni farmaci utilizzati per il trattamento di tumori maligni possono talvolta causare altri tumori.
Farmaci che esercitano attività ormonale possono aumentare il rischio di alcuni tumori ormone-dipendenti.
Tra i più grandi scandali farmaceutici, si ricorda il dietilstilbestrolo, prescritto alle donne in gravidanza per prevenire l'aborto spontaneo e il rischio di prematurità, ritirato dal mercato a causa di molti casi di cancro dell'apparato genitale in giovani donne le cui madri avevano assunto questo trattamento durante la gravidanza.

I perturbatori endocrini
I perturbatori endocrini sono sostanze chimiche naturali o di sintesi che possono interferire con il funzionamento del sistema endocrino (ormoni).
Alcuni disgregatori o perturbatori endocrini sono noti per i loro effetti, alcuni documentati, altri sospetti nello sviluppo di tumori ormono-dipendenti (seno, utero, prostata, testicoli). Vi sono molteplici prodotti di sintesi che rientrano in questa categoria quali: ftalati, idrocarburi, diossine, ... 
Si è posta recentemente maggiore attenzione agli ftalati che aggiunti alla plastica la rendono morbida e adatta alla produzione di una infinita quantità di oggetti destinati all'infanzia, e non solo, come bambole , maschere di carnevale, giocattoli morbidi, animali di plastica, salvagenti, macchinine, smalto per unghie, giochi da spiaggia, giochi da bagno, vestiario, astucci, gomme per cancellare,...
Gli ftalati, se ne conoscono 6 tipi, sono sostanze tossiche soggette a restrizione europea: il loro utilizzo non è consentito a concentrazioni superiori allo 0,1%, né nei giocattoli, né negli articoli destinati all'infanzia; il motivo della restrizione è dovuto al pericolo di esposizione che può derivare dal manipolare, masticare o succhiare per lunghi periodi di tempo oggetti che contengono ftalati.

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