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Passeggiate estive nei boschi: attenti alle zecche

Newsletter n. 7/2017

Gentile Lettore

L’inverno mite ha favorito un’enorme riproduzione delle zecche che sono pericolose perché diffondono la borreliosi o malattia di Lyme

dott. Gabriele Graziani

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Le zecche e la malattia di Lyme riguardano tutti noi

Il 2017 sarà un anno record per la riproduzione delle zecche. A causa dell'inverno mite, in primavera, miliardi di zecche sono nate nei boschi. Hanno infestato i parchi pubblici e, forse, sono entrate anche nel nostro giardino.
Le zecche sono il veicolo attraverso il quale si trasmette all’uomo la malattia di Lyme (borreliosi), considerata la più frequente patologia umana trasmessa dalle zecche.

 

Dati epidemiologici
(fonteEpicentro il portale dell’epidemiologia per la sanità pubblica http://www.epicentro.iss.it/problemi/zecche/borreliosi.asp)

Dal punto di vista epidemiologico, secondo i dati raccolti nella Circolare del Ministero della Sanità n. 10 del 13 luglio 2000, nel periodo 1992-1998 si sarebbero verificati, in Italia, circa un migliaio di casi di borreliosi di Lyme.
Le Regioni maggiormente interessate sono state il Friuli Venezia Giulia, la Liguria, il Veneto, l’Emilia Romagna, il Trentino Alto Adige, mentre nelle Regioni centro meridionali e nelle isole le segnalazioni sono sporadiche.

La malattia di Lyme (borreliosi) è una malattia di origine batterica.

Il New York Times l'ha definita "la malattia infettiva che si diffonde più rapidamente (negli Stati Uniti) dopo l'AIDS". Rapporti da altri paesi indicano che si sta diffondendo anche in Asia, Europa e Sud America. In Europa la malattia è comune in Austria, Slovenia, Repubblica Ceca Slovacchia, in Italia è presente soprattutto nel Carso, in Trentino, Liguria e con  minor rilevanza in altre regioni.
La malattia prende nome dalla cittadina di Lyme, nel Connecticut, dove, a partire dal 1975, si manifestò con un misterioso aumento dei casi di artrite, soprattutto infantile. L'artrite cominciava con eritemi cutanei sul torace, addome, dorso e natiche, che si ingrandivano fino a raggiungere una dimensione variabile tra i 10 e i 50 cm, mal di testa e dolori articolari.
La causa della malattia di Lyme è un batterio spiraliforme, la Borreliaburgdorferi, chiamato così dal nome dello scopritore, Willy Burgdorfer. Il batterio infesta le zecche, le quali possono trasmetterlo all'uomo e agli animali. I luoghi dove è più facile contrarre la borreliosi sono le zone boschive  e ricche di cervidi, luoghi che per questi animali rappresentano l’ habitat ideale.

 

Sintomi

Al ritorno da una passeggiata nel bosco ieri pomeriggio, ho notato il segno di un morso sulla parte superiore del mio piede. Non mi faceva male ma la sera ho notato un disco rosso formatosi intorno al morso e ho iniziato a sentire dolore. Questa mattina, vedo che il rossore si è diffuso.
Ho paura di essere stata morsa da una zecca e di aver preso la malattia di Lyme. Cosa devo fare? "

La borreliosi ha un periodo di incubazione variabile da due a cinque mesi ma in genere i primi segni sulla cute del morso di zecca compaiono dopo una settimana.Clinicamente i primi sintomi della malattia sono intermittenti e mutevoli. La malattia si contrae per lo più in estate e all’inizio si manifesta con una macchia rossa che si espande lentamente. Nei casi gravi entro qualche settimana (a volte anche qualche mese), si possono sviluppare disturbi neurologici precoci caratterizzati da artralgie migranti, mialgie, meningiti, polineuriti, linfocitoma cutaneo, miocardite e disturbi della conduzione atrio-ventricolare. I sintomi sono fluttuanti e possono durare a lungo e cronicizzare.
L’ultima fase della malattia a distanza di mesi o anni dall'infezione, è caratterizzata da alterazioni a carico dell’apparato muscolo-scheletrico (artrite cronica), del sistema nervoso centrale e periferico (meningite, encefalomielite,  polineuropatie sensitivo–motorie, disturbi del sonno e comportamentali), della cute e dell’apparato cardiovascolare.

Profilassi

La terapia della borreliosi si basa sull’uso di antibiotici, anche se a volte si è riscontrato che un antibiotico, efficace nelle prove di laboratorio, non lo è altrettanto nel trattamento in vivo. Per questo sono disponibili altre terapie come quella coi vaccini o con l’argento colloidale. Negli Stati Uniti sono disponibili vaccini, ottenuti con tecniche di ingegneria genetica, la cui efficacia e sicurezza è stata scientificamente dimostrata. Questi vaccini però non sono attualmente utilizzabili in Italia e in Europa, dal momento che negli Usa è presente solo l’agente patogeno 
Borreliaburgdorferisensu striato mentre in Europa sono presenti tutte le genospecie di Borrelie, che sono distinte tra loro dal punto di vista antigenico.

 

Prevenzione (da Wikipedia)

Il modo più semplice di prevenire la malattia di Lyme è quello di evitare di subire infestazioni di zecche, dal momento che questi aracnidi sono il veicolo della malattia. Valgono perciò alcune precauzioni. Se camminate in zone infestate da zecche (zone boscose, ad esempio), tenetevi al centro dei sentieri; indossate indumenti lunghi e berretto; infilate i pantaloni nei calzettoni, e portate scarpe che non lascino scoperta nessuna parte del piede. Indossare indumenti di colore chiaro può rendere più facile scoprire  eventuali zecche presenti sul corpo. Gli insettifughi applicati sugli indumenti e sulla pelle sono efficaci, ma possono avere effetti collaterali, specie sui bambini.
Una volta rientrati dalla  passeggiata, controllate che adulti e bambini non abbiano addosso zecche, soprattutto nelle parti del corpo coperte da peli. Fatelo con attenzione, perché le zecche immature sono minuscole  e  si possono scambiare facilmente per particelle di sporco; se non scoperte immediatamente esse potrebbero infiltrarsi sotto la cute rischiando di non venire più scoperte. Se avete animali domestici controllate anch'essi prima di farli entrare in casa. In caso di riscontro di una zecca adesa alla cute, eliminatela immediatamente.
Non tentate di aggredire il parassita con alcol, olio, benzina o simili perché questo metodo può causare il rigurgito del parassita aumentando il rischio che agenti patogeni entrino in circolo. Afferrare la zecca con delle pinzette senza schiacciarla, applicando un movimento rotatorio con una leggera trazione verso l'alto fino a che non lascia la presa. Il tentativo di estrazione di una zecca con la pinzetta, se fatto nella maniera sopra descritta, raramente esita in una rottura del parassita. Nel caso in cui tuttavia non si riesca ad estrarre completamente la zecca, è consigliabile rivolgersi al medico.
Una volta eliminata la zecca, si può procedere alla disinfezione della cute colpita, con un disinfettante molto potente come la tintura di iodio o l’argento colloidale applicandoli con un batuffolo di cotone sulla zona del morso. Occorre poi tenere sotto controllo la parte per 30-40 giorni per verificare se il rossore della puntura si modifica assumendo un andamento di espansione centrifuga con schiarimento centrale. In questo caso è consigliabile recarsi dal medico per una migliore valutazione dell'infezione.
Se non ci si accorge della puntura di zecca, la diagnosi rischia di arrivare in ritardo, in considerazione anche del fatto che nella saliva della zecca è presente una sostanza anestetica che in molti casi non fa avvertire il morso. Ricordate che poiché non esistono test diagnostici affidabili per diagnosticare la borreliosi, la cosa migliore consiste nel ricordare se e quando si è stati morsi dalle zecche. 
In presenza di malesseri di dubbia origine è buona norma informare il medico sugli ultimi  spostamenti o sui viaggi effettuati per capire se i disturbi  possano essere correlati a una puntura di zecca o di altri insetti.
Vanno anche controllati spesso e accuratamente gli animali da compagnia come cani e gatti che potrebbero intrappolare nel loro pelo le zecche presenti nei boschi, nei parchi pubblici o finanche nel vostro giardino.

 

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