Newsletter n. 6/2016

Gentile Lettore

Se c’è un posto dove, quando ci sediamo, diventiamo tutti uguali, questo è la tazza del water. Ricordo che in casa c’era un portacenere in ceramica fatto a forma di tazza del water con questa scritta umoristica:

Saranno grandi i Papi saranno grandi i Re ma quando qui si siedono sono tutti come me.

Il ricordo di questa frase spiritosa mi ha fatto venire in mente l’argomento di cui tratterò.
Seduti sul water ci dedichiamo spesso alla lettura o al telefonino ma non sempre abbiamo considerato che potremmo “leggere” il nostro stato di salute esaminando la consistenza e il colore delle feci. Ancora oggi questo è un argomento di cui si parla poco e malvolentieri ma cercherò di renderlo il più gradevole possibile.
Avete mai provato ad alzarvi dalla tazza del water provando meraviglia nell'osservare quello che avete evacuato? Se di recente non avete mangiato nulla che possa aver suscitato la vostra attenzione (es.: rape rosse) è meglio cominciare a pensare di considerare più a fondo la cosa. Quella che segue è una piccola guida che vi può servire da promemoria.

Dott. Gabriele Graziani

Come sono formate le feci

Le feci sono il risultato di tutto quello che abbiamo mangiato e che il corpo non è stato in grado di assorbire e ci viene quindi da pensare che esse siano fatte solo di resti di cibo, mentre in esse si trovano anche i residui di sostanze prodotte dall'organismo ed eliminate attraverso l’intestino come bile, succhi pancreatici, cellule morte del sangue, villi intestinali (lo strato di cellule che rivestono l'interno dell'intestino e tramite il quale avviene l’assorbimento dei cibi), batteri intestinali, ecc. I fermenti lattici morti costituiscono un terzo in peso delle nostre feci. Tutte queste sostanze potrebbero formare una “palla” di grosse dimensioni che si deposita nell'intestino, ma la natura è ben fatta: il “bolo fecale“ viene avvolto da una guaina di muco untuoso che ne favorisce lo scivolamento verso l’esterno.

Tuttavia, se il bolo ristagna troppo a lungo nell’intestino il muco scompare e il bolo si disidrata, diventando secco e consistente e ci si ritrova seduti sul water a spingere con fatica e spesso sofferenza che non è naturale.La prima cosa da fare quindi in caso di stitichezza è di bere molta acqua, che aiuterà ad ammorbidire le feci e produrre più muco.

Interpretare i segnali che provengono dall’intestino

L’intervallo naturale tra una defecazione e l’altra varia da due volte al giorno a una volta ogni tre giorni senza che questa variabilità comporti disturbi o problemi particolari. La stessa variabilità esiste per quanto riguarda forma, dimensioni, consistenza e colore delle feci. Non esiste uno standard assoluto perché ad esempio il colore può variare senza destare preoccupazioni, dal verde al bruno al marrone scuro.

Feci di colore marrone

Il colore dipende dalla concentrazione di bile nel corpo. La bile è prodotta dal fegato, resta per un po’ in un serbatoio chiamato cistifellea e, quando serve, finisce nel duodeno che è la prima parte dell’intestino. È costituita da sali biliari (per la digestione dei grassi), colesterolo e altri residui, quali la degradazione di proteine del sangue come l’emoglobina.Dopo che la bile ha partecipato ai processi digestivi il suo colore cambia dal verde-giallo al marrone e contribuisce per la maggior parte alla colorazione normale delle feci. Quando le feci assumono altre colorazioni è importante conoscerne il motivo per capire da subito cosa è necessario fare.

Feci gialle

Le feci appaiono gialle e di aspetto oleoso con odore di uova marce quando i grassi non sono stati ben disintegrati dalla bile e passano direttamente nell'intestino. Il colore giallo delle feci può essere un sintomo di malassorbimento del glutine, che può arrivare fino all'intolleranza al glutine (Celiachia). Il medico va consultato rapidamente.

Feci verde-chiaro o verde fluorescente

Queste feci non devono destare preoccupazione perché il colore verde chiaro è dovuto a una digestione troppo rapida, motivo per cui i pigmenti biliari non hanno fatto in tempo ad essere sufficientemente disintegrati. Questo avviene spesso quando si è in presenza di diarrea causata da cibi poco sani oppure la nostra dieta è particolarmente ricca di verdure a foglia verde o ancora per la presenza di coloranti naturali (clorofilla) o artificiali usati sia negli alimenti che nelle caramelle. Le moderne caramelle alla liquirizia, per esempio, sono spesso prodotte con l'anetolo (olio di anice) invece che con liquirizia naturale. Le persone intolleranti all’anetolo possono presentare feci verdi e di scarsa consistenza dopo il consumo di questo tipo di liquirizia.

Feci di colore nero

Il consumo di integratori di ferro per curare l’anemia può causare feci di colore nero oltre che stitichezza o diarrea.Le feci di colore nero inoltre possono essere segno di un sanguinamento nella parte alta dell’intestino.

In questo caso il sangue sarà nero al momento dell'espulsione delle feci perché, avendo impiegato molto tempo per transitare lungo l’intestino, ha potuto coagulare assumendo un colore nerastro. La causa del sanguinamento può essere un tumore o un’ulcera specialmente nella parte alta dell’intestino. Le feci avranno aspetto catramoso (nero e appiccicoso) e odore insopportabile. In questo caso è urgente di consultare il medico.

Le feci possono assumere colore nero anche dopo una serata in cui si sia ecceduto col consumo di alcoolici come la birra scura o amari tipo Fernet o liquori di liquirizia.

Feci di colore bianco-argilla

Il colore bianco-argilla delle feci si spiega con la mancanza di bile che può essere causata da:
• ostruzione del dotto biliare (coledoco) causata da un calcolo
• da una marcata infiammazione delle vie biliari.

In caso di ostruzione del coledoco la bile refluisce nel fegato e non partecipa ai processi digestivi e alla colorazione alle feci. Quindi le feci appaiono di colore biancastro mentre l'urina può assumere un colore scuro. Questa ostruzione può causare dolori addominali e ittero (occhi gialli e pelle gialla). L’intervento medico è indispensabile.

Feci di colore rosso brillante

Quando le feci appaiono di colore rosso vivo e vi sono tracce visibili di sangue ancora fresco anche nel water significa che il sangue non ha avuto tempo di coagulare. Ciò significa che il sanguinamento si è verificato nella parte bassa dell’intestino non lontano dal retto e può indicare la presenza di emorroidi interne. Se le feci sono di colore rosso uniforme è più probabile che il colore provenga da coloranti rossi naturali o artificiali come quelli delle barbabietole, mirtilli, concentrato di pomodoro, gelatina rossa e bevande colorate.

Feci di colore argenteo

Questo colore può essere dovuto alla combinazione di due fattori:

ostruzione delle vie biliari che provoca feci bianche e
sanguinamento del tratto gastro-intestinale superiore che provoca feci nere

Questa combinazione dà origine a feci di un caratteristico colore argenteo. In questo caso è necessario recarsi con urgenza in ospedale!

L’esame delle feci nella medicina cinese

Da più di 2000 anni la medicina cinese utilizza l’analisi di colore, consistenza e l'odore delle feci per determinare lo stato di salute del paziente e per questo ne fornisce una descrizione dettagliata.

In media, ci vogliono 16 ore di passaggio lungo l’intestino prima che i resti il cibo ingerito vengano espulsi. Durante il transito l'acqua in eccesso viene assorbita dall'intestino facendo arrivare al retto una materia fecale più compatta, solida ma poltacea in modo da poter meglio controllare il meccanismo di espulsione. La consistenza delle feci dipende dalla velocità di transito lungo l'intestino. Se il transito è veloce le feci saranno più liquide mentre se il transito è troppo lento si formeranno feci a forma di noccioline ultracompatte.

Qui di seguito sono descritti i 7 tipi di feci che si riscontrano con più frequenza.

Tipo 1: piccole palline dure nettamente separate che sembrano escrementi di coniglio o di cervo. Esse sono molto difficili da espellere e sono segno di abituale stitichezza.

Tipo 2: boli fecali simili a salsicce che sono più facili da espellere rispetto al Tipo 1 ma richiedono molto sforzo. Sono un segno un po’ meno grave di stitichezza.

Tipo 3: feci a forma di salsiccia con piccole increspature sulla superficie. Questo materiale fecale é perfetto, forse un po’ troppo asciutto ed è il più presente in chi ha tendenza alla stitichezza.

Tipo 4: è il materiale fecale ideale e facile da espellere. Di consistenza poltacea, adeguatamente ricoperto di muco, di forma allungata e sagomata è il segno di buona salute intestinale.

Tipo 5: piccoli pezzi molto morbidi con contorni ben definiti. Vengono facilmente espulsi. Si tratta di materiale un po’ troppo morbido che non appartiene ancora alla categoria delle feci diarroiche ma non è indice di buon funzionamento intestinale.

Tipo 6: materiale fecale formato di pezzetti morbidi e materiale di tipo fangoso dai contorni irregolari, di facile espulsione. Può essere considerato come una diarrea di tipo leggero.

Tipo 7: materiale fecale liquido, quasi oleoso privo di pezzi solidi. Si tratta della diarrea ben conosciuta da tutti, in presenza della quale è quasi impossibile trattenersi dal doverla espellere immediatamente.

Per concludere, un esame anche saltuario delle feci permette di avere una prima idea del proprio stato di salute intestinale ma non va mai dimenticato che in casi che ci allarmano o ci suscitano dubbi è necessario ricorrere al consulto del medico.

Da ultimo ricordo che il modo di sedersi “all’occidentale” sulla tazza del water è del tutto innaturale. E’ molto più fisiologica la posizione “alla turca” perché permette di rilassare il muscolo pubo-rettale in modo che il colon e il retto siano allineati, cosa che facilita grandemente l’espulsione delle feci.
Per coloro che sono tendenzialmente stitici è consigliabile sedersi sulla tazza e, aiutandosi con uno sgabellino, sollevare i piedi di 20-25 centimetri per assumere una posizione più fisiologica per la defecazione.

E soprattutto non trattenere mai lo stimolo alla defecazione perché:
L’idea del bisogno è già bisogno!

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